Salute e benessere psicofisico 27 Luglio 2022

I benefici del nuoto per i bambini

I benefici del nuoto per i bambini

L’acqua da sempre è un elemento primigenio e i bambini stringono con esso un rapporto fin dalla nascita. Per alcuni questo rapporto continua con la crescita: ci sono bambini che amano particolarmente stare in acqua e da tale premessa si capisce perché molti loro mostrano una passione, anche in età prescolare, per il nuoto.

Molti genitori propongono questo sport ai propri figli, proprio perché consente di ottenere numerosi benefici sul piano psicofisico. In questo articolo cercheremo di approfondire quali sono i benefici del nuoto e perché praticarlo fin da piccoli.

Quando iniziare a praticare nuoto?

Molti non sanno che ci sono diverse iniziative che permettono ai genitori e ai neonati di praticare nuoto già da piccolissimi. Ci sono corsi che coinvolgono i bebè già dai 3 - 6 mesi.

Il contatto pelle a pelle in acqua rafforza il legame tra i genitori e i piccoli. Il baby nuoto accetta un solo accompagnatore, quindi di solito la mamma o il papà. Si tratta di un’ottima opportunità per trascorrere un po’ di tempo con i propri figli in maniera divertente e allo stesso tempo utile e rilassante.

Così piccoli? Ma non è pericoloso? In realtà, ultimamente alcuni pediatri sono contrari al baby swimming, perché l’esposizione prolungata ai derivati del cloro potrebbe causare irritazione alle prime vie respiratorie e ai bronchi. Questo accade principalmente se i bambini sono esposti con costanza al cloro e non se questa esperienza si ripete con cadenza occasionale.

Tale questione è stata affrontata in una review scientifica curata dal Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova e i cui risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista americana Pediatric Pulmonology, ed è stato dimostrato anche che il problema è legato alla quantità di cloro utilizzato all’interno delle piscine. (*fonte - https://www.uppa.it/bambini-e-nuoto/)

Il cloro può avere effetti disseccanti; pertanto, dopo una nuotata in piscina è sempre consigliabile effettuare un bagnetto con olio da bagno o con un doccia gel come Baby fluid che possa idratare la pelle del neonato in profondità.

Neonati e mare: quando è possibile iniziare l’avvicinamento all’acqua?

Dai sei mesi in poi i bambini possono iniziare a entrare in confidenza con l’acqua di mare. Il consiglio è sempre quello di iniziare gradualmente. (*fonte - https://imamma.it/bagno-al-mare-ai-neonati-quanti-mesi-si-puo/)

Si possono far giocare i bambini sulla riva, così da bagnarsi i piedini, ricevere qualche spruzzo d’acqua e prendere confidenza con l’ambiente marino.

Si possono utilizzare anche giochi e salvagente o altri dispositivi per permettere al bambino di rilassarsi e di giocare in acqua.

 La crescita del bambino e la ricerca di uno “sport completo”.

Quando il bambino inizia a frequentare la scuola, si inizia a pensare anche all’iscrizione in palestra o in piscina. Si cercano associazioni sportive che offrono la possibilità di fare prove di diverse attività per poi indirizzare il bambino verso lo sport che preferisce.

Sicuramente abbiamo sentito dire da amici e conoscenti: “Perché non lo iscrivi a nuoto? Il nuoto è uno sport completo!”

Cosa c’è di vero in questo? Sicuramente il nuoto è uno sport completo perché esercita più fasce muscolari e distribuisce il carico di lavoro in maniera omogenea su tutto il corpo, rispetto ad altri sport, come per esempio il tennis o l’equitazione, che sollecitano solo alcune fasce muscolari.

I benefici del nuoto per i bambini di tutte le età.

A mare ci capita di vedere bambini che affrontano l’acqua in maniera sicura, non portano braccioli o altri supporti, mentre altri più grandi hanno difficoltà a stare a galla.

Se si frequentano mare e piscine è importante che il bambino acquisisca dimestichezza con l’acqua. Non solo, ma è importante acquisire i comportamenti corretti quando non si è in un contesto controllato come la piscina.

I corsi di nuoto, pertanto possono essere utili per aiutare il bambino ad acquisire maggior sicurezza in acqua, ma anche a imparare le regole che potremmo definire salvavita. Ciò non esclude il controllo: quando i bambini sono in acqua, infatti, ci deve essere sempre un adulto a sorvegliare anche se sanno nuotare con disinvoltura.

Ci sono numerosi benefici che il nuoto può apportare a livello fisico.

  • è un buon modo per contrastare l’obesità infantile. In acqua alcuni movimenti possono essere più semplici anche per qualche bimbo che ha bisogno di rientrare nel normopeso.
  • Aiuta la salute cardiovascolare perché cuore e polmoni lavorano in sincrono migliorando l’ossigenazione. Si impara a gestire la respirazione così da aumentare la capacità polmonare.
  • Aiuta a costruire il tono muscolare: come abbiamo detto in precedenza nuotando si usano contemporaneamente più gruppi muscolari, che in questo modo vengono rafforzati.

Come dicevano gli antichi “mens sana in corpore sano”: il nuoto migliora anche la capacità di concentrazione. Per svolgere correttamente la nuotata dobbiamo coordinare i movimenti di braccia e gambe, regolare la respirazione ed effettuare il percorso stabilito. In mare poi, è necessario essere attenti agli altri bagnanti e sviluppare il senso dell’orientamento.

Infine, l’acqua ha un effetto rilassante, quindi il nuoto è un’attività adatta anche per quei bambini che mostrano maggior emotività, sono più ansiosi o hanno difficoltà ad addormentarsi.

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Articolo pubblicato da Redazione

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