La tv fa male ai bambini? Ecco i danni che può causare
A volte può essere un’alleata per le mamme e i papà, ma la tv fa male ai bambini sotto ai due anni. Quali sono i danni che può causare ai neonati?
I Consigli
E’ corretto lasciar vedere la TV ai bambini in solitudine? Come si fa a proteggere i nostri figli dalle immagini violente ed inadatte alle loro età che troppo spesso vengono trasmesse sugli schermi?
I bambini corrono molti rischi quando sono esposti da soli alla visione di trasmissioni televisive che possono turbarli ed influenzarli negativamente. Il tempo trascorso davanti alla TV riduce il tempo dedicato al gioco, alla creatività, alla lettura e ad altri tipi di attività educative.
Immagini di violenza fisica e verbale vengono internalizzate dai bambini che, se non correttamente guidati, riproporranno i modelli appresi dalla TV in altri contesti come quello scolastico o familiare.
D’altra parte, però, la TV può rappresentare anche un mezzo educativo, di cui le famiglie possono avvalersi, quando gestita responsabilmente.
Ecco alcuni consigli per un uso sensato della TV:
- Nella camera da letto di bambini ed adolescenti la TV non dovrebbe essere installata: la camera da letto deve essere un luogo riservato al gioco, allo studio e, ovviamente al riposo. In un’ottica di gestione familiare consapevole, il luogo ideale per posizionare la TV è in stanze condivise dall’intero nucleo familiare. Scoraggiamo l'abitudine ad addormentarsi davanti allo schermo, in camera o sul divano, favorendo la lettura serale di un libro o, ancor meglio, un momento di dialogo. Inoltre, la luce degli schermi si concilia molto male con il sonno perché altera la naturale produzione di melatonina, sostanza che favorisce il riposo.
- La visione individuale della TV impedisce ai bambini di confrontarsi con gli adulti, di chiedere spiegazioni, di interagire con loro durante la visione di un film o di un cartone. Meglio allora ritagliarsi un po’ di tempo per guardare la TV insieme ai più piccoli.
- La TV non è un tranquillante, ne’ un compagno di giochi. Il tempo concesso davanti alla TV deve essere limitato ed i bambini devono sapere che, scaduto questo tempo, l’apparecchio va spento.
- I genitori dovrebbero accuratamente selezionare i programmi da far vedere ai propri figli ed è fondamentale tenere presente che la ripetitività dei messaggi pubblicitari (soprattutto sui canali dedicati ai cartoni animati) favorisce l’aumento del desiderio di giocattoli o di prodotti alimentari poco salutari.
- Vietata la TV durante i pasti. Soprattutto nel caso in cui entrambi i genitori lavorino, la cena deve diventare un momento di aggregazione familiare durante il quale si parla della giornata trascorsa. La TV, in questo caso, uccide il dialogo.
La TV “amica” dei più piccoli.
Le emittenti televisive si sono impegnate non solo ad uno scrupoloso rispetto della normativa vigente a tutela dei minori (art.31 della Costituzione e art.17 della Convenzione ONU), ma ad adeguarsi ad un codice di autoregolamentazione che possa assicurare contributi positivi allo sviluppo della loro personalità e che eviti messaggi che possano danneggiarla. Il Ministero delle Comunicazioni e le emittenti televisive hanno sottoscritto un Codice rivolto a tutelare i diritti e l'integrità psichica e morale dei minori, con particolare attenzione e riferimento alla fascia di età più debole (0–14 anni) nella fascia oraria dalle 7.00 alle 22.30
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