Perché è importante parlare al bambino: i consigli degli esperti
Parlare al bambino, già quando è dentro al pancione, è importantissimo per il suo sviluppo cerebrale e cognitivo. Ecco come comportarsi
I Consigli
Ad un genitore viene naturale parlare al bambino, anche quando è ancora nel pancione. Ma è davvero utile farlo? Aiuta il bambino, anche se quest’ultimo non è ancora in grado di capire cosa gli diciamo?Assolutamente sì! Parlare al bambino, sia quando è nel grembo materno che quando ha pochi mesi di vita, è fondamentale per rassicurarlo e per aiutare il suo sviluppo cerebrale. Anche se non è ancora in grado di rispondere e capire a pieno il senso di quei suoni, un bambino allena la sua mente ascoltando la voce della mamma e del papà.
L’importanza della voce della mamma
Sono moltissimi gli studi che dimostrano che i bambini sentono i suoni quando sono nel pancione, già al quarto mese di gestazione. Da subito, quindi, la sua capacità di ascoltare va stimolata il più possibile.La voce della mamma e del papà sono un suono molto rassicurante per il piccolo, aiuta a rafforzare il legame madre-figlio e stimola la reattività. Quando un bambino nasce, infatti, per lui è tutto nuovo e non è facile abituarsi alla vita extra-uterina, ma la voce della sua mamma lo tranquillizzerà subito, soprattutto se pronunci parole e frasi che eri abituata a dirgli quando era ancora nel pancione. Inoltre, un neonato impara in maniera velocissima attraverso i propri sensi e il suo sviluppo cerebrale dipende anche da quanto questi ultimi sono coinvolti. Il cervello diventa più complesso quando ci sono interazioni dall’esterno, soprattutto uditive.
Come parlare ad un neonato
Se ti stai chiedendo come parlare ad un neonato, sappi che non esiste un metodo preciso e soprattutto ti verrà naturale farlo. Quello che è importante è essere sempre naturali, istintivi e mai artificiosi. Vanno bene, quindi, chiacchiere rilassate, domande, interazioni fisiche quando si parla e anche il cosiddetto “baby talk”, ossia la tendenza a modificare la voce e usare toni più esagerati e ricchi di ritmo quando si parla al bambino. Quest’ultima tendenza non causa, come molti dicono, ritardi nell’apprendimento del linguaggio, al contrario aiutano il neonato a tenere viva l’attenzione. Quando il piccolo ha più o meno 7-8 settimane scoprirà a sua volta l’uso della voce e, a questo punto, non saranno più conversazioni univoche. Infatti, il bambino comincerà a produrre vocalizzi molto semplici, ed è importante che tu risponda a questi versi, magari imitandoli, servirà a infondergli più fiducia. Dai quattro mesi in poi, i bambini capiscono che i suoni che producono reazioni da parte della mamma e del papà, quindi continuano a provare ad esprimersi a modo loro producendo suoni sempre diversi. Quando è occupato in questa attività, è molto importante guardare il piccolo negli occhi e stare sempre nel suo campo visivo.
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