Primo bagnetto al mare: come e quando farlo
Qual è il momento giusto per un bambino per il primo bagnetto al mare della sua vita?
È la domanda che si pongono tutti i genitori in vacanza con un figlio molto piccolo.
Per prima cosa ti ricordiamo che i neonati non dovrebbero stare in spiaggia nelle ore più calde, ma solo la mattina prima delle dieci e il pomeriggio dopo le diciotto. Per quanto riguarda il bagnetto al mare, è consigliabile cominciare pian piano solo dai 6 mesi in poi.
Nei primissimi mesi di vita del bambino è sconsigliabile infatti immergerlo nell’acqua del mare, in quanto non è affatto sterile anche se appare pulita, con il rischio quindi di entrare in contatto con batteri e contrarre infezioni.
La pelle di un neonato è ultra delicata e la salsedine o eventuali sostanze inquinanti potrebbero irritarla, fino ad arrivare ad una possibile dermatite da contatto in caso di particolare sensibilità. Inoltre, ingerire acqua salata non è proprio la migliore ‘bevanda’ per il piccolo!
Prima dei 6 mesi quindi, è molto meglio procurarsi una piscinetta per bambini, riempirla di acqua dolce, lasciarla scaldare un po’ al sole e dopo immergervi il bambino, sotto strettissimo controllo del genitore e all’ombra dell’ombrellone.
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Come affrontare il primo bagnetto al mare
Ecco alcune semplici regole da seguire:
- Familiarizzare con l’acqua: prima di fare un vero bagnetto al mare, è fondamentale che il bambino inizi a conoscere l’elemento e a prendervi confidenza. Siediti quindi insieme al piccolo sulla riva del mare, in modo che possa iniziare ad entrare in contatto con l’acqua sul bagnasciuga, gli spruzzi sulla riva e immergervi i piedini.
- Tieni sempre gli occhi su di lui: una volta immersi in acqua, ricorda di tenere lo sguardo sempre rivolto su di lui per infondergli sicurezza e sollevargli il mento con i pollici per evitare di farlo bere.
- Attenzione alla temperatura dell’acqua: la pelle di un bambino ha una sensibilità diversa alle temperature rispetto a quella di un adulto ed è decisamente più sensibile, quindi è molto importante osservare le sue reazioni. L’orario perfetto per il primo bagnetto al mare è nel tardo pomeriggio verso le 17-18, quando il sole non è troppo aggressivo e l’acqua si è scaldata nel corso della giornata.
Cosa fare se il bambino non ama farsi il bagno a mare?
Non forzarlo! Non c’è fretta. Se il bambino non vuole non ha senso forzarlo a fare il bagno, anche perché in questo modo sarà meno propenso anche le prossime volte che ci proverai. Riprovaci il giorno dopo, sempre gradualmente, senza mostrare ansie o nervosismo. E se preferisce restare a giocare in spiaggia, magari nella sua piscinetta e con i giochi d’acqua, che lo faccia!
La giornata al mare deve sempre rappresentare un momento di gioia e condivisione con la famiglia. Più il bambino ti vedrà serena e a proprio agio nel contesto, più tenderà a rilassarsi e piano piano ad essere invogliato a conoscere il nuovo ambiente.
Cosa fare dopo il bagnetto a mare?
Terminato il bagnetto, è molto importante liberare il piccolo dalla salsedine e quindi pulirlo con dell’acqua dolce, asciugarlo molto bene tra le dita dei piedi e nelle orecchie, rimettergli la protezione solare e vestirlo con indumenti asciutti, cappellino compreso.
Una volta rientrati a casa, fate il bagnetto di routine con il detergente abituale e asciugatelo con cura, per poi idratarlo con una crema dopo sole specifica per i bambini più piccoli.
A che età si possono mettere i braccioli per nuotare?
Dai 18 mesi il piccolo può utilizzare tranquillamente i braccioli, che vanno acquistati facendo attenzione all’età o ai chili del piccolo. Le ciambelle sopra citate, sono carine e utile per i neonati, ma quando il bambino inizia a essere grandicello e desidera provare a nuotare, non sono sufficientemente sicure e non possono essere considerati dei galleggianti.
Consigliati invece, sono i salvagente antiribaltamento a mutandina, che rispettano alla pari dei braccioli, una specifica normativa europea (EN 13138-3).
Per approfondire, leggi l'opuscolo di: Bimbi Sicuri.
A che età il bambino è pronto a nuotare senza salvagente e braccioli?
Generalmente intorno ai 4 anni, i bambini sono fisicamente pronti a nuotare in autonomina, in quanto acquisiscono la sufficiente coordinazione motoria per stare a galla. I corsi di acquaticità anche per neonati, sono comunque utilissimi e consigliati, per abituarli fin da piccoli a familiarizzare con l’acqua.
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